sabato 24 agosto 2013

Il Big Ben e la pioggia

Non riesco proprio ad essere costante nel tenere questo blog aggiornato, eh? Eppure giuro, ci tengo! Il problema maggiore è che ho bisogno di tempo per riflettere su cosa buttar giù e come impostarlo, quindi, nonostante io abbia svariate pause e momenti di vuoto durante la giornata, non sono mai sufficienti. Oppure mi ritrovo ad essere troppo stanco per riflettere e per comporre qualcosa di sensato.

Dopo le consuete pietose giustificazioni, ritengo sia il caso di fare un resoconto del mese e mezzo trascorso dall'ultima volta che mi son trovato a pubblicare un articolo. Avevo lasciato abbastanza sottinteso che un cambiamento si avvicinava, pur senza specificare di cosa esattamente si trattasse. Il mio intento non era quello di risultare misterioso o pseudo-interessante, bensì ritenevo che forse, per scaramanzia, sarebbe stato meglio tenere nascosti al web i miei progetti.
Ora sono qui, nella capitale del Regno Unito, a tentare la fortuna, dopo tanti altri migliori o peggiori che fossero. Non pretendo di trovare subito la strada che mi sono prefissato tanto tempo fa, mi basta semplicemente che funzioni come una buona esperienza per poter acquisire gli strumenti per poi poter intraprendere la mia via.

L'inizio non è mai proprio facilissimo e, dopo tre settimane e mezzo sono ancora in fase di assestamento, ma non mi ritengo una persona arrendevole né facile da piegare, l'ambizione non mi è mai mancata, dunque eccomi qua a cercare di sbarcare il lunario.
Certe volte ci si ritrova a camminare in mezzo al diluvio e con il vento avverso, ma è bene farsi forza anche quando si è lasciato l'ombrello a casa. E' solo questione di tempo prima di raggiungere il riparo più vicino in cui asciugarsi. E poi, da sotto il Big Ben la pioggia può anche risultare apprezzabile poiché crea la perfetta atmosfera.

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